Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura
1. Importanza dell'agricoltura. 1. Tutte le arti, le industrie, le professioni sono utili: ma l'arte di coltivare la terra, ossia l'agricoltura, è
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adulti. Esso richiama la loro attenzione su cose che già in parte conoscono; mira a correggere errori, e pregiudizi, creati da ignoranza; divulga i
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13. Guerra alle malerbe. 1. Come darai tu la caccia alle piante parassite che minacciano le tue raccolte? Si netta il terreno coi lavori di
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La zappa a cavallo, fig.13, è un gruppo di zappe fisse ad un telaio tirato da un cavallo.
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rigogliosa si fa la vegetazione. I lavori profondi giovano a tutte le terre; risanano le umide, rinfrescano le asciutte. Ma a farli bene, bisogna
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3. Concimi. 1. Tutte le piante coltivate, quali più, quali meno, spossano la terra. Portando via il grano dal campo, l'erba del prato, l'uva dalla
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bene; quindi ad applicarlo con giudizio alle terre. 2. Per ottenere un buon concime, bisogna nutrir bene gli animali che lo producono. «La buona greppia
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regolare convenientemente la fermentazione. 2. La concimaia sia poco lontana dalla stalla; e a notte di essa, se torna possibile. Altrimenti si copra con una
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scaldi, fermenti, e si faccia migliore. Ma qui occorre saperne regolar bene la fermentazione; altrimenti, invece di migliorarlo, lo guasti. Troppo
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successive. Questa restituzione, la quale giova a mantenere la fertilità del terreno, si fa coi concimi. Lo stallatico è il migliore fra i concimi, il
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2. Concimi minerali. Calce. 1. La calce si dà alle terre che ne mancano. Ed è un concime buono per la vite, pei cereali; ottimo per le leguminose
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specialmente alle terre fredde; risanano i prati umidi, dai quali scacciano le cattive erbe. Si adoperano soli, o in composte. 2. La marna è pure un
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granturco e di altre piante coltivate, dai sermenti della vite, da cannucce, da felci, e da altre piante selvatiche e palustri. Per aiutarne la
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10. Residui animali. 1. Le materie animali sorpassano tutte le altre in potenza fertilizzante. La carne, il sangue, le ossa, i peli, le corna, la
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4. Funzioni delle piante. Germogliamento. 1. La vita delle piante comincia nel seme. Se metti un seme di fagiòlo, o d'altra pianta, in terra smossa
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i coltivatori assennati suppliscono a questa deficienza con altri concimi che si trovano in commercio, o comprano foraggi per accrescere la
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5. Vegetazione. Nutrizione dall'aria. 1. Finito il germogliamento, la pianta si nutre da sè, nel terreno e nell'aria, per mezzo delle radici, e delle
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7. Fruttificazione. 1. Il terzo periodo della vita delle piante è la fruttificazione, ossia la formazione del frutto, e del seme. Ricorda qui le
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8. Moltiplicazione delle piante. 1. Tutte le piante si riproducono per seme. E al seme ricorre l'agricoltore per coltivare la maggior parte delle
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2. Come si impara l'arte. 1. L'arte del buon coltivatore si impara per mezzo della scienza, e della pratica. La scienza ti insegna quel che devi fare
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, gli organi che le compongono: la radice, il fusto, le gemme, le foglie, i fiori, il frutto. Poi ne studiasti la vita nei tre periodi in cui si
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vegetare, ossia mettere le foglie, sbocciare i fiori, e maturare i frutti. D'inverno, per mancanza del necessario calore, i semi non germogliano, e la
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4. L'acqua nel terreno e nell'aria. 1. Dove cade il seme, là sorge la pianta, e vi passa tutta la vita. Gli animali girano a cercarsi il nutrimento
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acquitrinosi nemanco i prati ci reggono: là non trovi che erbe di cattiva natura. 2. Anche l'acqua che è nell'aria giova, o fa danno alle piante. Le nebbie
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. Devi sapere se le nebbie, e le pioggie sono frequenti, e in quale tempo; se cade molta o poca neve, quando viene, e quanto sta sul terreno; se la
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principalmente da quelle che si trovano in esso prevalenti. Se la materia che predomina è sciolta, gli dà scioltezza; se è compatta, gli dà compattezza
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5. Terreni sabbiosi. 1. I terreni sabbiosi, in cui cioè predomina la sabbia, hanno caratteri opposti a quelli dei terreni argillosi: ti è dunque
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(fagiuoli, ceci, fave, ecc.), la vite, l'olivo, il pero, ecc. Per le foglie il gelso,il tabacco, ecc. Pei fiori lo zafferano, il lùppolo, ecc. Per le radici
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, tu a coltivarli non guadagneresti neppur l'acqua per levarti la sete. Le piante non troverebbero in questi terreni condizioni necessarie per crescere
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11.Non fermarti alla scorza. 1. Il giudizio che puoi fare d'un terreno non è sicuro, finchè non ne avrai osservata la giacitura, o il posto, la
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coltivazione. Di qui la necessità di studiare la natura delle terre, prima di accingersi a coltivarle. Qualunque terreno presenta, fra i suoi componenti
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1. La buona stanza delle piante. 1. Hai studiato la vita delle piante, le vicende delle stagioni, e la natura del terreno. Fin qui fosti osservatore
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superficiale. 2. Pei terreni argillosi è un correttivo comodo, e di poca spesa, la torrefazione, o bruciamento, dell'argilla stessa. Si taglia la terra a fette
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4. Applicazione della marna. 1. Il correttivo più generalmente applicato, e il più efficace, è la marna. E può riuscire anche poco dispendioso, se si
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lavori, e le semine: favorisce l'invasione di male erbe; intristisce le piante buone; ne contraria lo sviluppo e la maturazione; scema la bontà e la
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radici più carnose. Se tu osservi nello stato selvatico il fiore della rosa, i frutti del pero, e del pesco, la foglia del gelso, la radice della carota
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terrosa che, per la sua qualità opposta, può correggerne i difetti. Tra queste sostanze la più utile, e la più generalmente usata, è la marna
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. Se apri un buco profondo in terra soda, comunque buona, e vi lasci cadere un seme, o vi metti una pianticella, nè il seme germoglia, nè la pianta
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nascere, crescere, nutrirsi, morire, e riprodursi come essi fanno. 3. Nel corpo degli animali tu distingui la bocca, lo stomaco, i polmoni, gli occhi, le
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intaccarlo poco per volta, o tutto insieme, e alla profondità che occorre. Eccoti alcuni casi. 3. Se la terra coltivabile è compatta, argillosa, e il
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5. Strumenti aratori: vanga e zappa. 1. Esaminiamo ora gli strumenti aratori, ossia gli arnesi che servono a preparare la terra per la coltivazione
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Tuttavia in alcuni casi la zappa fa miglior lavoro della vanga; e ciò accade in terre pietrose, o troppo compatte, o ingombre di radici, e perciò
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3. La zappa, o marra, fig.4, 5, non capovolge le zolle, le rivolta solamente di fianco; le rotola le une contro le altre, senza tagliarle; neppure si
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rivolta, come la vanga, le rovescia sul fianco; non smuove ugualmente bene il terreno; non ne ragguaglia la superficie. Ma l'aratro ha il vantaggio di fare
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coltello, inclinato verso la punta dell'aratro. Esso taglia la terra d'alto in basso, e fa da battistrada al vomere, che lo segue, e si avanza sulla
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regolatore, la stiva, il dentale. 2. Il bure, serve a trasmettere all'aratro il movimento dato dagli animali. Il tiro di questi si applica al regolatore
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giardiniere empie i vasi di terra ben sciolta, poi con la mano la pigia intorno ai fiori. L'ortolano vanga, e rastrella le aiuole; getta i semi, e li cuopre
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11. Nettezza del terreno. 1. Suppongo che tu abbia smossa la terra profondamente, rivoltandola bene, rompendone le zolle, ragguagliandone la
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inutili. Forse alcuni semi di esse erano tra la semente buona, che tu non hai ben pulita, prima di spanderla. Ma la più parte di questi semi cattivi è
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